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Falco


Un falco sorvola le cime degli squallidi edifici di alberghi e uffici del centro di Delhi. Controlla il territorio, caccia topi e piccoli roditori. Il sole pallido si intravede tra la nebbia e lo sciattume sporco della città. Controlla e attacca appena può. Non riesco a non pensare all'esecutivo indiano, al suo premier fondamentalista (Modi) e all'esercito usato contro gli studenti e contro tutti coloro che potrebbero ribellarsi alla situazione esplosiva di questa terra, dove la follia e l'ingiustizia vanno a braccetto e dove in lontananza rieccheggiano corni di plastica come ancestrali richiami tribali. Non c'è nulla da festeggiare eppure ieri sera, nella notte del 31 dicembre, migliaia di giovani camminavano, ridevano, urlavano al nuovo anno in una militarizzara Connaught Place. Nell'ombra della rimozione migliaia di altri umani lavoravano, mendicavano, morivano in questa fitta nebbia di smog.



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Materiali

  E' l'ultimo post di questo mini blog. Sarebbe dovuto forse essere il primo, ma lo scrivo ora, a casa, ritornato da qualche giorno. E' l'elenco delle cose che ho letto e visto per prepararmi alla vacanza. Mi piace informarmi prima di finire in un luogo. Non sopporto i last minute presi a caso. Di un luogo che visito vorrei capirne di più e saper gestire la complessità e la varietà. Ovviamente non è sempre fattibile direttamente, allora aiutano i libri e i film e pure, anche se in parte, i profili facebook e Instagram di sconosciuti che vivono in quei luoghi. LIBRI 1) Delhi  di Rana Dasgupta Feltrinelli, 460 pagine - 2014 Ottimo racconto su Delhi, la storia, il boom economico, le trasformazioni ambientali e culturali, dal punto di vista di un inglese di origini indiane (mio coetaneo) che ad un certo punto della sua vita ha deciso di trasferirsi a vivere a Delhi e ne racconta le vicissitudini. 2) I Miei Luoghi di Annie Zaidi Metropoli d'Asia 312 pagin

Air India

Stare sette ore seduto in una scatola di plastica, metallo e tanti altri materiali che fluttua in aria, assieme a centinaia di altre persone che insieme a te condividono tutte quante lo stesso rischio di morte e/o di infortunio grave, be' ha il suo fascino e al tempo stesso fa orrore. Le statistiche rassicurano  dimostrando che l'aereo è il mezzo di trasporto più sicuro, che è molto più rischioso guidare un'auto o addiritttura attraversare una strada, tuttavia la sensazione di essere in alto tra terra e cielo, chiuso in una contenitore sigillato, senza vie di fuga è qulcosa che va oltre la ragione. Capita di pensarci mentre si è seduti sul veivolo e lo sconcerto si tramuta presto in ansia e paura, ogni tanto terrore. E se cade? che succede? come reagirò? Meglio non pensarci, altrimenti si fa fatica a salirci. Il problema è così diffuso, che il mercato sanitario ho introdotto la categoria di supporto psicologico per il turista, ossia una serie di tecniche per cercare di

Bambini per strada

  Ho visto bambini di 6-10 anni in cerchio condividere un tubetto di colla (fa molta impressione, ve lo assicuro). Ho visto due fratellini di 3-5 anni sul ciglio di una strada a doppia carreggiata, un vialone insomma, seduti di sera a scaldarsi col fuoco e manovrare una pentola, mentre i genitori sonnecchiavano sotto una tenda improvvisata fatta di plastica. Quello piccolo l'ho visto girarsi e,  non vedendo più la madre, scoppiare a piangere come tutti i bambini del mondo. Ho visto ragazzini come mio figlio, 13-14 anni, cercare di raccimolare soldi con l'occorrente per pulire le scarpe (come mi è ra già capitato vedere a Città del Messico). Ho visto una ragazzina, penso di 15 anni, sporchissima, scalza, con i capelli rigidi e incrostati venir tirata su da un conducente di risciò per evidenti esigenze fisiologiche, sue (del conducente). Ho visto un ragazzino di 8-9 anni nudo dalla cintola in giù,  accocolato in un'aiuola, defecare, un paio più piccoli visti in precedenz